ORNITOLOGIA
PREMESSA
Chi scrive ha una passione innata per gli uccelli qualunque essi siano,non alleva per fini espositivi. NON HA ESPOSTO MAI un soggetto ad alcuna mostra,per sua convinzione,nonostante sia regolarmente iscritto alla F.O.I. tramite l’A.O.N..Non ha fatto mai,nè mai lo farà,un distinguo tra vergatura,striatura,brinatura,ecc..Il suo motto è"Il più bel soggetto è sempre l’ultimo arrivato in allevamento,a prescindere dal giudizio che può emettere un giudice". Non vende soggetti,quelli in surplus vengono ceduti a titolo gratuito.Ciò premesso …
...Sono nato e cresciuto in campagna,mio padre era coltivatore diretto ed ha sempre avuto animali da cortile come galline,oche,piccioni ecc. tra l'altro amava ed allevava i merli,ricordo quanto amore e tempo vi dedicava;prediligeva il maschio per il canto.Così ben presto mi trasmise la sua passione nell'allevare il merlo per primo e successivamente anche i silvani.Da lui ho appreso i rudimentali dell’allevamento che hanno caratterizzato per oltre un ventennio il mio modo di allevare.L’ “iniziazione” all’allevamento quindi si può dire che l’ho avuta da "quando sono nato”.Ho avuto esperienze di allevamento,oltre che con l’immancabile cardellino,con il verdone, il merlo,il tordo,il fringuello,il verzellino,la cinciallegra,la capinera,il pettirosso,l’averla nonché con i piccioni,tortore,e le quaglie. In pratica mi sono cimentato ad allevare qualsiasi animale avesse un becco e delle ali. Nella mia vita di allevatore vi sono state belle soddisfazioni ma anche grandi delusioni.Di alcuni di essi,verzellino e verdone in prevalenza,prelevavo le uova dai nidi arrampicandomi,ancora giovincello,sugli alberi sostituendoli con uova di canarini allo scopo di ottenere dei pullus di silvani nati in cattività,quindi più docili,ma anche quello di cercare di introdurre i canarini,nati da generazioni in gabbia,in un contesto naturale.Questa pratica,oggi severamente vietata dalla legge,è del tutto scomparsa.Quanto raccontato avveniva più di 40 anni addietro in un podere di proprietà della famiglia di oltre 100.000 mq di cui un terzo coltivato ad agrumeto e frutteto misto e due terzi a vigneto,condizioni ideali per la nidificazione dei nostri granivori. Parallelamente a questa pratica in punti diversi distanziati di qualche centinaio di metri uno dall’altro, spargevo semi di ravizzone,scagliola,lino e panico allo scopo di ottenere semi freschi in spighe idonei alla loro dieta direttamente dalla terra. Cosicchè per un periodo di tempo nella campagna circostante svolazzavano stormi di passeri,verdoni,verzellini,cardellini insieme ai quali vi erano i “miei”canarini allevati in natura ;CHE SPETTACOLO…!!!. Il cardellino,il verzellino e il verdone mi hanno dato grandi soddisfazioni di riproduzione in purezza. Da essi sono riuscito ad avere anche degli ottimi ibridi con il canarino.
Oggi Il mio è un allevamento amatoriale con pochi soggetti(circa 70 ). Attualmente,causa lavori di ristrutturazione del locale,ho adibito ad allevamento il locale cantinato,non senza qualche disappunto di mia moglie,signora Rosaria,che pazientemente mi sopporta in questo hobby. Il locale prende luce da una porta situata a mezzogiorno con la parte superiore in vetro. L’allevamento è dotato di tre timer;a due dei quali sono fissati dei lampadari a neon solare la cui accensione e/o spegnimento è regolato a cadenza di 15 minuti e al terzo una lampadina a basso voltaggio (½ candela) per simulare al meglio l’effetto alba/tramonto. Utilizzo gabbie da 60 cm. per i soggetti attualmente presenti in allevamento(passeri del giappone,diamanti del gould, padda,canarini,diamanti guttati,verzellini,cardellini). Per gli “inseparabili” utlizzo gabbioni da 120 cm.,anche se andrebbero bene quelle da 60 cm.. Le gabbie sono fissate alle pareti dell’allevamento su assi di legno di 3 cm di spessore abbastanza lontane dal muro onde evitare che sporchino lo stesso e sono corredate di mangiatoie esterne per i semi che consentono una buona pulizia ed un minimo spreco. Utilizzo beverini da 50 cc.,più raramente da 100cc,tutti di colore azzurro,riducono il rischio di muffe dovute all’azione dei raggi del sole e sono più belli da vedere. Per la raccolta delle feci ,dopo aver provato vari sistemi(carta di giornale,carta da forno, sabbia di mare sterilizzata in forno a 250°,lettiera per gatti,uso del tutolo di mais,quello all’essenza di limone che lascia anche un buon profumo nell’ambiente. Cambio l’acqua dei beverini tutti i giorni; i semi vengono privati della pula giornalmente tramite soffiatura . Settimanalmente,il sabato di solito, pulisco le gabbie;le griglie con una spazzola di metallo e il fondo gabbia con una paletta sempre in metallo,quella con cui gli imbianchini passano lo stucco sulle pareti. Una volta al mese,dopo il lavoro di pulizia di cui sopra,le lavo più accuratamente in una tinozza con acqua tiepida in cui ho versato del lysoform greggio con una spugnetta di quelle che si usano in cucina per lavare i piatti. A cadenza mensile uso trattare i soggetti con del frotline in misura di una goccia,stillata con siringa da insulina senza ago,sul collo soffiando in modo da depositarla direttamente sulla cute;quelli di taglia piccola e ai pullus di 10 giorni una goccia con l’ago spuntato.Sono 40 anni e più che allevo e da oltre 15 che non faccio più preparazione pre-cova. Sarà una mia convinzione ma il mio ceppo,sia di canarini che di estrildidi, selezionato da anni,non assume farmaci.Solo un buon complesso vitaminico della farmacopea umana,quelle per uso pediatrico,debitamente diluite in acqua vengono somministrate durante la muta.Il soggetto ammalato lo passo nella gabbia infermiera e contestualmente vario un poco l’alimentazione aumentando la razione giornaliera di erbe medicamentose(piantaggine,centocchio,dente di leone,crescione ecc.)a volte guariscono altre volte no,lascio che la natura faccia la selezione.
Chi scrive ha una passione innata per gli uccelli qualunque essi siano,non alleva per fini espositivi. NON HA ESPOSTO MAI un soggetto ad alcuna mostra,per sua convinzione,nonostante sia regolarmente iscritto alla F.O.I. tramite l’A.O.N..Non ha fatto mai,nè mai lo farà,un distinguo tra vergatura,striatura,brinatura,ecc..Il suo motto è"Il più bel soggetto è sempre l’ultimo arrivato in allevamento,a prescindere dal giudizio che può emettere un giudice". Non vende soggetti,quelli in surplus vengono ceduti a titolo gratuito.Ciò premesso …
...Sono nato e cresciuto in campagna,mio padre era coltivatore diretto ed ha sempre avuto animali da cortile come galline,oche,piccioni ecc. tra l'altro amava ed allevava i merli,ricordo quanto amore e tempo vi dedicava;prediligeva il maschio per il canto.Così ben presto mi trasmise la sua passione nell'allevare il merlo per primo e successivamente anche i silvani.Da lui ho appreso i rudimentali dell’allevamento che hanno caratterizzato per oltre un ventennio il mio modo di allevare.L’ “iniziazione” all’allevamento quindi si può dire che l’ho avuta da "quando sono nato”.Ho avuto esperienze di allevamento,oltre che con l’immancabile cardellino,con il verdone, il merlo,il tordo,il fringuello,il verzellino,la cinciallegra,la capinera,il pettirosso,l’averla nonché con i piccioni,tortore,e le quaglie. In pratica mi sono cimentato ad allevare qualsiasi animale avesse un becco e delle ali. Nella mia vita di allevatore vi sono state belle soddisfazioni ma anche grandi delusioni.Di alcuni di essi,verzellino e verdone in prevalenza,prelevavo le uova dai nidi arrampicandomi,ancora giovincello,sugli alberi sostituendoli con uova di canarini allo scopo di ottenere dei pullus di silvani nati in cattività,quindi più docili,ma anche quello di cercare di introdurre i canarini,nati da generazioni in gabbia,in un contesto naturale.Questa pratica,oggi severamente vietata dalla legge,è del tutto scomparsa.Quanto raccontato avveniva più di 40 anni addietro in un podere di proprietà della famiglia di oltre 100.000 mq di cui un terzo coltivato ad agrumeto e frutteto misto e due terzi a vigneto,condizioni ideali per la nidificazione dei nostri granivori. Parallelamente a questa pratica in punti diversi distanziati di qualche centinaio di metri uno dall’altro, spargevo semi di ravizzone,scagliola,lino e panico allo scopo di ottenere semi freschi in spighe idonei alla loro dieta direttamente dalla terra. Cosicchè per un periodo di tempo nella campagna circostante svolazzavano stormi di passeri,verdoni,verzellini,cardellini insieme ai quali vi erano i “miei”canarini allevati in natura ;CHE SPETTACOLO…!!!. Il cardellino,il verzellino e il verdone mi hanno dato grandi soddisfazioni di riproduzione in purezza. Da essi sono riuscito ad avere anche degli ottimi ibridi con il canarino.
Oggi Il mio è un allevamento amatoriale con pochi soggetti(circa 70 ). Attualmente,causa lavori di ristrutturazione del locale,ho adibito ad allevamento il locale cantinato,non senza qualche disappunto di mia moglie,signora Rosaria,che pazientemente mi sopporta in questo hobby. Il locale prende luce da una porta situata a mezzogiorno con la parte superiore in vetro. L’allevamento è dotato di tre timer;a due dei quali sono fissati dei lampadari a neon solare la cui accensione e/o spegnimento è regolato a cadenza di 15 minuti e al terzo una lampadina a basso voltaggio (½ candela) per simulare al meglio l’effetto alba/tramonto. Utilizzo gabbie da 60 cm. per i soggetti attualmente presenti in allevamento(passeri del giappone,diamanti del gould, padda,canarini,diamanti guttati,verzellini,cardellini). Per gli “inseparabili” utlizzo gabbioni da 120 cm.,anche se andrebbero bene quelle da 60 cm.. Le gabbie sono fissate alle pareti dell’allevamento su assi di legno di 3 cm di spessore abbastanza lontane dal muro onde evitare che sporchino lo stesso e sono corredate di mangiatoie esterne per i semi che consentono una buona pulizia ed un minimo spreco. Utilizzo beverini da 50 cc.,più raramente da 100cc,tutti di colore azzurro,riducono il rischio di muffe dovute all’azione dei raggi del sole e sono più belli da vedere. Per la raccolta delle feci ,dopo aver provato vari sistemi(carta di giornale,carta da forno, sabbia di mare sterilizzata in forno a 250°,lettiera per gatti,uso del tutolo di mais,quello all’essenza di limone che lascia anche un buon profumo nell’ambiente. Cambio l’acqua dei beverini tutti i giorni; i semi vengono privati della pula giornalmente tramite soffiatura . Settimanalmente,il sabato di solito, pulisco le gabbie;le griglie con una spazzola di metallo e il fondo gabbia con una paletta sempre in metallo,quella con cui gli imbianchini passano lo stucco sulle pareti. Una volta al mese,dopo il lavoro di pulizia di cui sopra,le lavo più accuratamente in una tinozza con acqua tiepida in cui ho versato del lysoform greggio con una spugnetta di quelle che si usano in cucina per lavare i piatti. A cadenza mensile uso trattare i soggetti con del frotline in misura di una goccia,stillata con siringa da insulina senza ago,sul collo soffiando in modo da depositarla direttamente sulla cute;quelli di taglia piccola e ai pullus di 10 giorni una goccia con l’ago spuntato.Sono 40 anni e più che allevo e da oltre 15 che non faccio più preparazione pre-cova. Sarà una mia convinzione ma il mio ceppo,sia di canarini che di estrildidi, selezionato da anni,non assume farmaci.Solo un buon complesso vitaminico della farmacopea umana,quelle per uso pediatrico,debitamente diluite in acqua vengono somministrate durante la muta.Il soggetto ammalato lo passo nella gabbia infermiera e contestualmente vario un poco l’alimentazione aumentando la razione giornaliera di erbe medicamentose(piantaggine,centocchio,dente di leone,crescione ecc.)a volte guariscono altre volte no,lascio che la natura faccia la selezione.
alcuni soggetti del mio allevamento